CAPOCOTTA
2008
l'immagine nella sua rappresentazione poetica
Una carezza nella notte
sfiora la porta
della piccola stanza
insinuandosi
dolcemente
nel leggero torpore
di un sogno fugace
Odo
i passi lievi
dell’amato viandante
caldo il suo respiro
che arrossa
la pallida gota,
ignara
di sottrarre
alle tenebre
un impensabile
istante di dolcezza
C’è luce ancora come uno scintillare d’acque
prima degli sguardi al volgere del giorno sotto
le mura rosse dove tenendoci per mano scivoliamo
lungo le pietre lisce come specchi dove è facile
rimanere senza peso perché il paese antico
sulla bocca dell’entrata ha la sua pace involontaria
e un’ora gentile mette a fuoco la sua lente il tempo
distratto fra le ombre, e tutte le cose nascoste
l’estrema luce le chiarifica le fa degne di memoria
oh giorno intatto che non riesce a chiudersi sul nostro sguardo
per la minuziosa meraviglia dell’esistere
e mette in scena brevi variazioni luminose lampi
sulla rappresentazione nuova in cui veniamo assunti
attori preziosi in questo gioco dai nomi incantevoli
che ancora non sappiamo pronunciare con
la dolcezza dovuta ad una lingua perfetta e lungo
il muro antico nella meticolosità di ogni filo d’erba
da quel foro nel giorno usciamo e ci sorprende l’aria
i passaggi morbidi del cielo i mille segni alti delle pietre
sulla nostra immagine e con voci parallele riusciamo ad evocare
l’onda dorata che dal suo tempo sottilissimo dalla
futura spiaggia su di noi si infrange torna indietro
per disegnare il luogo del rifugio per farci vedere
la risacca degli anni che si intrecciano e che
sono solo pura iridescenza adesso modalità di luce
meraviglia della mente che ferma il giorno in cima alla collina
per qualche istante ancora ne sparge il seme tiepido
a perdita d’occhio su tutta la pianura.
Aria muove
un dito
che circonda
questo corpo
che diviene
strada
confine
muro
da saltare
e silenzio
più del grido
soffocato.
Più di noi
tutti
complici e venditori
complici e vittime.
Atterrare
sul prato fiorito
e vibrare ad ogni passo
in ascolto
senza domani
speranza di ora
matura e piena
per un desiderio compiuto.
Lasciami lo spazio dell’aria
lasciami il momento
della notte
quando tutto tace
e quello del giorno
il momento del risveglio
un’aurora dietro le mie
parole nere
almeno un fiore
da fiorire
nel limpido giugno
non ricordo i miei piedi
camminare e seguire
un lontano sentiero
lontano
sentiero
e rotoli
e sei urlo e rotoli
[…]
Ascolta
come il fruscio
risacca di ricordi
trascina.
Una bisaccia
che pesa
come un pensiero amaro.
Ricordi
quando la sabbia saliva
gettata dal vento
oltre il muro
e circondava la vita
che non aveva altre
occasioni
che perdere.
[…]
Abbacinata
dalle metamorfosi
della vita
inoltro mail
al mio animo oscuro
studiando
le azioni
i pensieri
che muovono il tempo
Il profilo della terra
irto
come pelo di cinghiale selvatico
insidia il cielo
pervinca di maestrale
un pervinca così denso
che
se ti attardi a guardarlo
ti strappa dalla terra.
Riflessi nello specchio
Vedo barlumi di vita
Scie luminose
Occhi sfuggenti
Anche nella luce assolata
non riesco a vedermi
Ho perso l’esistenza
Incedendo sempre sola
Forse per questo
Specchio ingannatore
Rifuggi la mia vita
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