venerdì 20 novembre 2009

MOSTRA COLLETTIVA PUNTI DI VISTA 2

Soqquadro & VISTA
presentano
PUNTI DI VISTA 2
Collettiva di fotografia e pittura

Fatima Abbadi -Manuela Adragna - Francesca Betti -Valentina Crasto - Sabrina Faustini -Miro Gabriele - Cecilia Granelli - Francesco Granelli - Francesca Grilli - Massimo Lagrotteria
Marco Marucci - Sabrina Tomasella - Ilaria Tundo - Stefania Vassura
dal 5 al 18 dicembre 2009
Inaugurazione sabato 5 dicembre ore 18.30
Via Ostilia, 41 (zona Colosseo)
a cura di Marina Zatta e Linda Filacchione
Dal lunedì al venerdì 11.00 – 19.30 sabato 17.00 – 19.30
INFO: tel 06.4504846 -06.45449756 – cell. 3496309004
soqquadro@interfree.it
“Vista” è un centro dedicato all’arte ed alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Uno spazio espositivo che si rivolge ai giovani talenti esordienti ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo.

In questo luogo Soqquadro espone la collettiva, curata da Linda Filacchione e Marina Zatta Punti di Vista. La mostra vuole mettere a confronto due arti diverse entrambe necessarie alla narrazione della realtà: La Fotografia e la Pittura. Nel tempo la fotografia e la pittura hanno sempre più varcato i propri confini invadendo l’una lo spazio dell’altra. Molti pittori oggi utilizzano le tecniche fotografiche, così come spesso i fotografi ritoccano con tecniche pittoriche i loro lavori. La netta separazione tra queste due arti si fa ancora più labile nella scelta dei soggetti e delle inquadrature per la rappresentazione della visione del reale. Ed anche in questa mostra possiamo trovare opere pittoriche che hanno dei tagli fotografici, così come opere fotografiche che sfiorano, nella scelta focale, l’astrazione finanche geometrica propria delle ricerche pittoriche. Questa mostra diviene quindi l’occasione, più che per un confronto competitivo, per una narrazione estetica in cui le due diverse forme d’arte si fanno complementari. Man Ray diceva che fotografava ciò che non poteva dipingere e dipingeva ciò che non poteva fotografare. Nel tempo, questa concezione di integrazione ed interconnessione tra le due arti si è affermata sempre di più. In questa mostra il confronto tra queste due modalità di espressioni accentua le analogie e le differenze portando lo spettatore a riflettere sulle possibilità comunicative della tecnica artistica.
Nella serie dedicata a “La solitudine delle cose”, Stefania Vassura fissa una personale ricerca sulla luce, capace di trasformare il paesaggio e gli oggetti nelle molteplici varianti, per poi divenirne l' interprete assoluta. Al contempo, nello studio del colore c'è lo sforzo della materia di farsi luce.

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