martedì 12 febbraio 2008

"Lui" di Nicola Francioni

Autunno ’90.
Un cielo terso.
Un bosco, una festa di colori.
La natura: un capolavoro.
All’improvviso un cancello con su scritto:” Arbheit macht frei”.
Un muro sbrecciato, non dal tempo ma dalla mano omicida di Lui.
Un capannone che funge da stalla, come tanti sparsi per la campagna tedesca.
All’interno poltroncine di velluto blu.
Cuffie per traduzione simultanea.
Bastano cinque minuti di proiezione.
Dio mio, dove sei?
Anche la bestia, terrorizzata, è fuggita nel bosco.
E’ rimasto solo lui, padrone assoluto della stalla – macelleria.
Laggiù un comignolo, via di fuga verso l’immenso.
Una suorina passa silenziosa, svelta, gli occhi bassi.
I miei occhi verso il cielo, torrette metalliche, grandi riflettori.
Tutto intorno filo spinato e corrente elettrica.
Torno di corsa nel bosco.
Silenzio, tutto è grigio, le foglie, con i loro tenui colori, sono cadute a terra, morte.
Se vuoi conoscere Lui, l’Uomo, ora sai dove andare.

4 commenti:

Stefania Vassura ha detto...

Ricevo e pubblico volentieri la poesia di Nicola Francioni. Di lui finora apprezzavo le qualità di attore teatrale. La sua forte denuncia contro le atrocità umane è quanto mai attuale e da monito per tutti noi.

Anonimo ha detto...

Drammatica e intensa, piena di sgomento per l'immedicabile dolore umano. Ricorda certa poesia di Bertold Brecht.

Anonimo ha detto...

Leggendo le tue intense parole ho risentito subito un gran freddo nell'anima e nel corpo(ho visitato Birkenau d'inverno), condivido con te l'orrore inimmaginabile e la percezione del terrore che si respira anora oggi insieme all'odore acre di bruciato.

Anonimo ha detto...

Banale, retorica infarcita di stereotipi. Dolore buono per incollare manifesti scontati e ormai replicanti di un nulla da ripetenti del niente. Caro Nicola, leggi le POESIE scritte dai POETI, fai un lavoro di scultura e togli le ridondanze della tua piattezza da scrivano "hollywoodianamente" addolorato. Forse troverai, insieme a te, nuovi mondi ed essenze di scrittura. Antonio Bande