mercoledì 30 gennaio 2008

Pallida gota

Una carezza nella notte
sfiora la porta
della piccola stanza
insinuandosi
dolcemente
nel leggero torpore
di un sogno fugace

Odo
i passi lievi
dell’amato viandante
caldo il suo respiro
che arrossa
la pallida gota,
ignara
di sottrarre
alle tenebre
un impensabile
istante di dolcezza

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto delicata e sensuale questa poesia scalda l'anima. Grazie

Stefania Vassura ha detto...

Grazie di cuore, cara Patrizia

Anonimo ha detto...

Leggendo "Pallida gota" sembra di vedere la madre che carezza il suo bambino.